sale la quota di consumatori attenti al risparmio!
il 64% dei consumatori è ora in cerca di offerte o di aquisti al prezzo più basso.
Lo studio svolto da Nestlé-Fondazione ADI ha rilevato ben cinque cluster di consumatori, categorie che sono state individuate tenendo in considerazione il rapporto tra prezzo e situazione economica:
- I fedeli (25,5%): Il prezzo è poco rilevante perché cercano solo i prodotti del loro brand preferito, sono i consumatori che non rinuncerebbero ai prodotti che acquistano da anni
- I last minute (43%): I consumatori che non conoscono i prezzi, ma cercano sempre di acquistare rispettando le ultime offerte
- I parsimoniosi (21%): Questi consumatori sono sempre alla ricerca del prezzo più basso, spesso quello offerto dal marchio del brend economico del supermercato in cui si effettuano gli acquisti
- Gli innovatori (6,7%): Loro sono disposti a pagare in più per caratteristiche di prodotto nuove, speciali e distintive. Sono i consumatori che non prevedono di cambiare le proprie abitudini e che difficilmente sono disposti a variare il proprio atteggiamento di acquisto
- Gli indifferenti (3,8%): Questi consumatori non conoscono il prezzo, né lo ritengono rilevante durante i loro acquisti
Come sottolinea Nestlé, è importante che i consumatori tengano in considerazione la qualità dei prodotti acquistati per non compromettere la salute della famiglia. Per farlo, è utile che il consumatore dedichi tempo alla lettura delle etichette, alla data di scadenza dei prodotti e che valuti le offerte ricordando sempre di prediligere il risparmio in altri settori economici (accessori per la casa) piuttosto che nel campo alimentare
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Gli ultimi dati presentati dalla Coldiretti hanno
mostrato come sia cambiata la tipologia di spesa degli italiani: sono diminuiti
i consumi di carne (-6%), pesce (-3%), ortofrutta (-3%), liquori (-3%) dessert
(-10%); mentre ha registrato un aumento l’acquisto di altri prodotti più
“economici” come pasta (+3%), uova (+6%), burro (+4%), pollo (+1%), pane (+3%) e biscotti (+3%). Cambiano anche altre abitudini: si
sono ridotte colazioni, aperitivi e caffè presi al bar, mentre aumentano
decisamente le preparazione dei cibi fatti in casa. A subire un cambiamento
sono anche i luoghi dove vengono acquistati i generi alimentari, con una veloce
ascesa dei discount. Ma come si può coniugare risparmio e acquisti degli
alimenti? È possibile acquistare un prodotto a buon prezzo senza rinunciare
alla qualità? In Italia è stimata la presenza di circa 4200 discount, con un aumento, rispetto il 2010, di circa il 4%. Si
prevede che questa percentuale nei prossimi anni vada ad aumentare.


Io da LD vado a comprare le brioche e lo yogurt cremoso alla vaniglia.
RispondiEliminaAlcune catene Discount si stanno specializzando per offrire al consumatore specifici prodotti alimentari di qualita' che necessariamente costano di piu' del classico prodotto da discount
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