Lo smog soffoca la Cina, per la prima volta un uomo denuncia il governo:
«Qui si muore»
Maschere per il viso, purificatori dell'aria, un tapi roulant e quasi 150 imprese che hanno tagliato o interrotto la produzione. La Cina del nord sta affrontando una delle più gravi emergenze per lo smog e per la prima volta un cittadino ha denunciato il governo chiedendo un risarcimento per i danni subiti. Li Guixin, è un cittadino di Shijiazhuang, capitale della provincia di Hebei.
“Noi cittadini siamo le vere vittime, immersi in questa nebbia che è smog” ha detto Giuxin. Il suo avvocato, Wu Yufen , ha rifiutato ogni commento alla Reuters dicendo che ogni informazione è “molto sensibile".
Non è chiaro se il tribunale accetterà la causa di Li, ma intanto il caso ha creato un precedente. “Oltre alle minacce per la nostra salute , abbiamo anche subito perdite economiche che dovrebberoe ssere a carico del governo”.
La Cina del Nord in questi giorni sta soffrendo la peggiore crisi di inquinamento atmosferico. Le autorità hanno introdotto molte iniziative contro lo smog, ma il problema continua a peggiorare . Pechino è stata avvolta in una nuvola di smog puzzolente per più di una settimana e , nel tentativo di ridurre l'inquinamento, 147 imprese industriali a Pechino hanno tagliato o sospeso la produzione a partire da martedì secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Xinhua.
Ha espresso grande preoccupazione per i livelli di smog di questi giorni Bernhard Schwartlander rappresentante dell'Organizzazione mondiale della sanità in Cina.
L'Accademia cinese delle Scienze ha identificato la provincia come una delle principali fonti di smog che incombeva su Pechino un anno fa.
laura.bogliolo@ilmessaggero.it
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